lunedì, ottobre 30, 2006

SCUBAPRO JETFINS: LA PINNA PER ANTONOMASIA

La Jetfin è una pinna molto resistente e molto potente nella spinta. Grazie alle aperture diminuisce l'attrito durante il recupero, ed aumentano la spinta nella fase attiva della pinneggiata, quindi ideale per il frogkick. E' una pinna con oltre quarant'anni di storia ed usata dalle forze speciali, non poteva non diventare la pinna DIR! Una modifica molto utile, e la sostituzione del cinghiolo di gomma con il mollone d'acciaio, e credetemi, fa la differenza.
P.S. Nella foto qui sotto,sono io al lago.......Scherzo!




Foto pinne: www6.ocn.ne.jp
Foto molle: Under Water Frontiers
Un'alternativa economica molle: Kidspot.org

domenica, ottobre 29, 2006

CONFIGURAZIONE DIR BOMBOLA FASE (Stage)


In queste foto si vede come dovrebbe essere configurata (rigging) una stage stile DIR.In questo caso è stato usato un primo stadio Apeks DST con torretta girevole e un secondo stadio scubapro R 190,primi stadi consigliati: Apeks DS4, o scubapro Mk 25.

La frusta del manometro dovrebbe essere di 15 cm (6 foot) circa. La si può fissare al primo stadio con una cimetta (cave line). La frusta del secondo stadio è lunga 100 cm (40 foot) circa. Ma in questo caso usando un primo stadio DST con torretta girevole, si può usare una frusta da 80 cm circa (36 foot). La frusta del secondo stadio va sempre posizionata sul lato sinistro del primo stadio.

La marcatura (marking decals) dovrebbe essere ben visibile, sia per il lato esterno che per quello interno. In questo caso c'è un adesivo con scritto "21" sul lato esterno, che sarebbe la (MOD) e quindi contenente un Nitrox 50% o un Trimix 50/25. All'interno c'è un altro adesivo uguale, serve per il controllo da parte del subacqueo stesso prima di mettersi in bocca la miscela.

Lo stage rigging usato nella foto è Halcyon, ma lo si può anche fare da soli, come nel sito linkato qui: DIR-DIVER.COM

sabato, ottobre 28, 2006

ESERCIZI AL LAGO


Una bella sessione di esercizi lacustri con gli scooters.Il team era composto da me,Claudio Provenzani, Elena Romano, con la preziosa assistenza del Gallo. Ecco qualche foto della giornata.

Preparazione
















Temperatura esterna 93 Gradi!









Bibo 12+12 Alu














Briefing e controlli di superficie













Scooters, stages e figlio già predisposto al DIR!

















Le foto sono state fatte dalla mia bellissima moglie: SELVAGGIA LUCARELLI.IT

Ristorante DIR consigliato: "Il Blanco" Trevignano Romano-Via Madrid,2 tel 06/99999032

venerdì, ottobre 27, 2006

CONFIGURAZIONE DIR MONOBOMBOLA


Configurazione e routing fruste DIR con monobombola e primo stadio Scubapro (Mk 25/20),
le misure corrette sono le seguenti:

Frusta primario - 150 cm o 210 cm (5' o 7' foot)
Frusta secondario(backup): 56 cm (22' foot)
Frusta manometro: 60 cm (24' foot)
Frusta muta stagna(opzionale): 66 cm (26' foot)

Foto: Costablancascuba.com

giovedì, ottobre 26, 2006

DANGER DIARIES : WKPP (seconda parte)

Questa è la seconda ed ultima parte del filmato Danger diaries: speleo sub in florida, è stata dura ma alla fine............


Video preso da: Adventure one

Scarica video: Google video

WKPP, WAKULLA (Florida)

Come promesso, ecco la prima parte del video "Danger diaries: Speleo sub in florida",andato in onda sul canale ADVENTURE ONE di Sky.



Fonte video: ADVENTURE ONE

P.S. Per vedere il video più grande e scaricarlo: Google Video

Team: GUE/WKPP

mercoledì, ottobre 25, 2006

EKPP, SOURCE DE LA VIS (France)

Una delle esplorazioni dell' EKPP (European Karst Plain Project) il 02/08/06.



Fonte video: EKPP

lunedì, ottobre 23, 2006

RELITTO ELVISCOTT, ELBA

Relitto Elviscott all' isola D'Elba, rec ma divertente. Il relitto si trova a Pomonte ad una profondità tra i 10-12 metri.



Video: WETHORSE.NL

domenica, ottobre 22, 2006

DIVING IN HEMMOOR

Un bel posto vicino ad Amburgo per gli esercizi !



Video: WETHORSE.NL

I 12 "APOSTOLI" SUI COMPUTER SUBACQUEI


BAKER'S DOZEN SUI COMPUTER SUBACQUEI
by Jarrod Jablonski(tradotto)

1) I computer da immersione tendono ad introdurre un siqnificativo livello di dipendenza dei sub, e minano la consapevolezza essenziale per ogni immersione, ma particolarmente per i sub nelle fasi iniziali dell' apprendimento dell' immersione con decompressione.

2) L'immersione con computer impedisce un' adeguata pianificazione; i computer scoraggiano i sub dall' analizzare l' impatto delle varie miscele e delle scelte per la deco.

3) I computer sono di scarso valore educativo in quanto non promuovono nè dubbi o domande nè un' adeguata discussione nel corso della pianificazione.

4) I computer spesso utilizzano algoritmi che estendono pesantemente i tempi di decompressione; ciò a volte risulta in bizzarri e ridicoli livelli di conservativismo.

5) I computer sono costosi, e impediscono ai sub con risorse limitate di acquistare altri equipaggiamenti realmente utili.

6) I computer limitano significativamente le possibilità che un sub calcoli il suo gruppo di azoto residuo, lasciandolo quindi ancor meno informato nel caso di una rottura del computer.


7) I computer non prevedono le immersioni con elio in nessun modello disponibile, se non i più ingombranti e discutibili. E' molto probabile che nuovi computer da decompressione che includano miscele a base di elio siano altamente conservativi e soffrano delle medesime limitazioni dei computer Aria/Nitrox.

8) I computer solitamente generano deco più lunghe di quanto possa fare un sub ben istruito ed esperto.

9) I computer spesso generano confusione fornendo al sub troppe informazioni inutili, talvolta oscurando i dati di tempo e profondità in favore di dati sul CNS e/o limiti di decompressione.

10) Alcuni computer diventano difficilmente utilizzabili nel caso che una sosta deco venga omessa. Alcuni computer si bloccano completamente, mentre altri attiveranno allarmi sonori o illustreranno info errate ed inutili.

11) I computer non consentono al sub istruito di modificare il suo profilo decompressivo tenendo conto di progressi nelle conoscienze, come l' uso di tappe fonde nel profilo decompressivo.

12) I computer da immersione non offrono ai sub molta flessibilità per generare profili con livelli variabili di conservativismo.

"ALTRIMENTI"




Tratto da : Doing it right:I fondamentali per immergersi in modo migliore

Foto computers: bitz.fsanet.co.uk
Foto sotto: elvisciotti.it

venerdì, ottobre 20, 2006

LEGATURA (Attach a bolt snap)


Se a qualcuno inteessa come si fa una legatura(fissare con una cima il moschettone), date un'occhiata a questo sito!


SITO: DIVETEKADVENTURES

giovedì, ottobre 19, 2006

DANGER DIARIES

Sabato 21 ore 13 e Domenica 22 ore 20, su Sky canale 405 A1(adventure 1), andrà in onda la replica del programma "Danger diaries: Speleo sub in Florida", raccontando il record stabilito dal WKPP a Wakulla con l'RB80. Da non perdere!


Foto sopra: GUE
Logo basso: A1.tv

QUALE SOTTOMUTA?


Molte persone si chiedono quale sottomuta sia preferibile sotto ad un trilaminato. Ci sono sottomuta in Thinsulate o in Pertex, il primo può essere più spesso, specialmente il 400 grammi C-4(da non confodersi con l'esplosivo), il secondo invece rimane più schiacciato. Un'altra differenza tra i due, è che il Pertex è ad intrappolamento d'aria e il thinsulate no. Comunque sono due ottime soluzioni per la protezione termica. Le marche da prendere in considerazione a mio avviso sono: DUI(thinsulate) e WEEZLE(pertex), ed entrambi sono efficaci a temperature rasenti lo zero! La novità di casa DUI e il nuvo thinsulate "Liteloft"(foto sx), che è un mix tra Polartec e thinsulate.







Foto sx: DUI

Logo sotto: WEEZLE

martedì, ottobre 17, 2006

ALERT MARKER

Questo video dimostra come sparare l'alert marker(cazzillo), per via della forma.



Fonte: Ocean Discovery
Special thank's: Fabione

lunedì, ottobre 16, 2006

DUI DEMO DAY


Nel caso foste interessati, volevo comunicarvi che nel prossimo we 21-
22 ottobre,
a S.Margherita Ligure presso L'European Diving Center si terrà un altro
"DUI DEMO DAY" dove, oltre alle mute DUI, sarà anche
possibile provare
bibombole di varie misure e Gavin Scooters
Nel
corso della manifestazione saranno messe a disposizione ben 70 mute stagne DUI,
suddivise per modello e per taglie, uomo e donna; sarà
inoltre possibile provare sottomuta, cappucci, guanti stagni e
rockboots.

ciao, Elena











Foto: GUE (Global Underwater Explorers)
E-mail thank's: Elena Romano

domenica, ottobre 15, 2006

DIR E NON DIR

Questo post, illustra in breve il minimalismo, l'idrodinamicità, l'utilità del sistema DIR rispetto agli altri stili.

Configurazioni:





















DIVERS:


















DECO:

















TRIM:




















Foto DIR: Diritalia, Frogkick.nl, SUE, 5thd-x,Hippocampes.com
Altre foto: Google

venerdì, ottobre 13, 2006

INCOLLARE LE TASCHE ALLA MUTA

Di solito si usa la colla bi-componente o l'aquasure! La prima funziona bene sul neoprene che è più poroso, mentre sul trilaminato non vale niente, rischi di perderle in acqua, comunque in entrambi i casi si deve passare prima ll cotol per sgrassare bene la parte! L'aquasure è sicuramente la scelta migliore, anche se per sicurezza le farei prima cucire(da uno che lo fa di mestiere)e poi ricoprire le cuciture con lo "sure".

Per quanto riguarda l'apertura, consiglio il velcro più che la zip: primo perchè è più semplice da aprire anche con i guanti grossi o stagni, secondo perchè la zip necessita di un pallino o un galleggiante tipo pescatore di orate, e la stessa con il sale dopo un pò la devi tagliare per aprirla! Lo standard DIR prevedeva: tasca piatta velcro(utility) sulla coscia dx e tasca velcro grande(bellow) sulla coscia sx, ora si possono montare due tasche grandi su entrambi i lati. I marchi migliori sono Halcyon e Dui con d- ring interno.



Foto sopra: Dir-direct.com
Foto sotto: Deepstop.de

giovedì, ottobre 12, 2006

UN BEL BOUQUET

Qui, un bel "bouquet" di stages recuperate da Casey McKinlay , uno dei director GUE (Global Underwater Explorers) a Wakulla.



Foto: DAVID RHEA(From GUE.com)

Baker's Dozen for not using 80/20 ( George Irvine)


1) This gas was introduced in an effort to overcome the inability of
unqualified student "tech" divers to control their buoyancy in open
water, and is as such is yet one more concession to doing things in a
convoluted fashion to offset a self- inflicted set of problems brought
on by the "doing it wrong" thinking that pervades diving today.

2) A heavy sea is not a problem for a deco stop if it is not posing a
lung-loading problem. Look at your depth guage in a heavy sea and "see"
for yourself what the changes are - insignificant, and if they are not,
you should either not have been diving or incurring a decompression
liability of this magnitude in the first place. In the event of a change
in conditions during the dive, see below where the 80/20 becomes a
liability rather than an assett.

3) In the interest of using a standardized set of gases for which you
can permanently mark your bottles , it is a poor concession to inability
to sacrifice the benfits of pure O2 to accomodate a real or percived
lack of skill - learn to dive before taking up techdiving.

4) In this same interest you will find that when you graduate to real
diving, as in caves, you will not want to accellerate your ppo2 at
lower depths while still being faced with a long decompression at
shallower depths, and making bizarre mixes to do this is a dangerous
mistake (just like the fantasy of holding an accellerated ppo2 on a
rebreather throughout a deco). I am anticipating the thinking that the
80/20 crowd would then go to an additional oxygen in cave without
accounting for total exposure, and subject themselves to the risk of tox
in the final deco steps. Tox you do not get out of - bends you do.

5) The 80/20 mix is in fact totally useless and contraindicated as a
deco gas. At thirty feet it is only a 1.52 ppo2 ( the real 1.6 ppo2
gas would be 84/16) and as such does not either provide the right
oxygen window, nor does it does it work as well as pure oxygen without
an inert gas at any depth. The gas mixing in your lungs has already
lowerd the effective ppo2 enough to prevent spiking at 20 feet anyway
with the use of pure oxygen - in other words, we aer dealing with a
simplisitc misunderstanding here, or "old wives tale" that is typical in
diving.


6) If 100% oxygen is a percieved buoyancy control risk at 20 feet, then
why is the same ppo2 ( intended) not a risk at 30 feet? This shows the
total lack of reasonable logic involved in the decision to use this gas,
as well as a lack of understanding of the whole picture ( see the rest
of this discussion).

7) Along those lines, all we hear is howling about "oxygen cleaning"
above 40% mixtures, and dive shop proprietors on here complaining about
scuba tanks with oxygen in them being filled in their shops. With a
pure oxygen system, the tank only ever gets filled with oxygen from
oxygen tanks, not from every dive shop compressor it sees. Again , this
shows the total inconsistency of agency thinking, and reveals that the
true reason for this gas is to pretend to lower liability for teaching
incompetents to dive, which is bull, and to attempt to accrue some
inventive accomplishemts to the dive agency pundits who themseleves
prove that they do no real diving by making this recommendation
in the first place. This is like the colored regs, the stages on either
side, the quick-release buckle, and the poodle jacket: nonsense of the
most obvious nature developped through one-dimesional thinking by those
whose universe of understanding is not only severly limited, but blinded
by the hubris of not being the "inventor" of the techniques that work.

8) Any perceived decompression benefit of using a higher ppo2 at 30
feet with 80/20 is then given back by the lowered ppo2 at 20 feet, not
to mention the fact that the presence of the inert gas in the breathing
mixture defeats the purpose of using oxygen in the first place ( see
the Physiology and Medicine of Diving) . The ppo2 of 80/20 at 20 feet
is 1.28, not much of an oxygen window, and at 10 feet it is 1.04 -
useless for deco. To make matters worse, you can not get out from your
30 foot stop in an emergency ( not doing the other stops) on the 80/20
mix without really risking a type 2 hit.

9) This is a dangerous method to achieve a greater total volume of gas
for the bad breathers (another obvious reason the gas is in vogue), who
should not be incurring these decos, and even that benefit of having
more gas is lost since it is breathed at 30 feet, and then has to last
for the other stops. The fact is that gas is effecively saved by using
the lower deco gas up to this point, relying on the pressure gradient
to both achieve the deco and provide a break from high the previous
gas's higher PPO2 prior to going to pure oxygen where the spike could
be a problem on an extreme exposure without an adequate low ppo2 break (
again this shows that the 80% user is a neopyte diver with no real
experience or understanding of the true risks of these dives) .

10) The 20-30% longer 30 foot time on the lower ppo2 is not only
overcome on the pure oxygen at the next stops, the breaks do not come
into play until the initial good dose of pure oxygen has been absorbed,
since you are not spiking from a high pervious dose without a break
that is effectively achieved on the previous gas. These things need to
be understood and taught by the agencies, not some superficial
convolution that is designed to obfuscate the problem rather than
openly acknowledge and deal with it in a responsible fashion.

11) In an emergency situation, getting onto the pure O2 for 20 minutes
or so (for long dives something approximating the bottom time or a any
decent interval) would give you a real good shot at getting out of
the water having missed the rest of your deco and living through it
with pain hits only. You have to think these things all the way though,
not go for the transparent superficial thinking of those who merely are
trying to "make their mark" with some "great" idea they can call their
own. The acid test is , as always, is the caliber of the divers who
adopt these practices.

12) If there is some problem with your deco or you otherwise develop
symptoms and need oxygen either on the surface or back in the water, it
is silly to have not had it there all along. 80/20 is a joke for that
purpose, unless you have asthma, in which case any accellerated oxygen
mix would be a nightmare. This is again part of the "thinking it all the
way through" phiosophy which is obviously mising from the 80/20
argument.


13) Only a card-carrying stroke would do somethng like this, and
showing up with 80/20 is no different than wearing a sign on your back
saying "I am a stroke, and have the papers to prove it". It announces to
all the world that you have no clue, kind of like wearing clip-on
suspenders or having dog dirt on your shoes.

Fonte articolo: Divetek adventures

Foto sopra: painterskeys.com

PROJECT NARVIK 2005


Un report interessante della spedizione GUE a Narvik.In collaborazione con il SUE (non è un gioco di parole).






















Report GUE e foto sx: GUE (Global Underwater Explorers)

Foto sopra: SUE (Scandinavian Underwater Explorers)

STROKE TEST


Un po' di divertimento!!! DIR o STROKE


STROKE TEST CLICCA: STROKE TEST

Fonte test: www.techdiver.ws
Foto DIW: Adam butler

mercoledì, ottobre 11, 2006

NUOVI APEKS XTX

Qusto è il nuovo modello dei secondi stadi Apeks, serie XTX. Più o meno i 50 ,100, 200 sono praticamente uguali esteticamente! Mah, non so.......


V-WEIGHT E P-WEIGHT



Due tipi di zavorra diversa oltre alla cintura. Il V-weight va inserito tra le bombole, il P-weight sulla piastra.Il V-weight arriva fino a 8kg, il P-weight 3,5kg (Più o meno)

HESER BACKUPLIGHT

Molto belle come luci di backup, Un opzione molto valida alle famose scout. Un po'più care!


Technical Description

* High light output from the 3 W LED
* Properly focused beam
* 27mm outlet diameter
* High reliability
* No electronic control
* Long Burntime
* Only 2 parts are in contact with the water --> only one sealing eghe
* The seal uses 2 O-Rings for added reliability
* Precision machined top quality
* Heat produced by the LED is returned to the batteries
* Textured, nonslip lampbody
* Simple switch mechanism
* Usable with primary and rechargeable batteries
* Size




Fonte: HESER BACKUP

DECOPLANNER



E' un software decompressivo estremamente efficace e facile, la cosa bella che esiste anche un formato per il Palmare (sistema OS).In più anche delle belle aggiunte tipo il GMP (Gas Management Program), che aiuta con i Gas, End, Mod!


















Dove comprare: GUE (Global Underwater Explorers)

Foto e logo software: GUE