lunedì, gennaio 22, 2007

MINIMUM DECO (mdl tradotto)


Questo è un articolo di George Irvine sulla MD (minimum deco)tradotto in italiano, non è recente, ma può essere sempre utile!:

"Il più veloce accumulo di gas inerte avviene nelle prime fasi di ogni immersione e la velocità va diminuendo con il trascorrere del tempo.
Ogni volta che fai un’ immersione ti carichi rapidamente di inerte nei primi minuti. Questo gas dev’esser eliminato nel modo appropriato, non ignorato. In qualche caso il modo appropriato è solamente una velocità di risalita di 30 piedi al minuto, come nel caso di un’immersione a 300 piedi con un run time di 5 minuti che richiede 10 minuti per la risalita. Mano a mano che le immersioni diventano più lunghe il tempo di deco dapprima si incrementa decisamente e poi inizia a ridurre la sua crescita fino ad arrestarsi e diventare costante quando si arriva alla saturazione. Per immersioni nel range 5-18 minuti, saltare la deco non è un fatto che necessariamente mette in pericolo di vita, e si puo’ fare qualcosa per scongiurare il pericolo. Tuttavia è meglio considerare queste immersioni come immersioni soggette alla “minimum deco” e non ridurre ulteriormente la durata della deco rispetto a quella minima.
Oltre i 20-30 minuti si entra nel range in cui la deco è obbligatoria, ovvero dove non si può assolutamente ignorare l’obbligo decompressivo pena gravi conseguenze. Se accade di saltare la deco in una immersione di questo tipo la speranza di sopravvivenza può diventare accettabile se si riesce a respirare ossigeno per almeno 20 minuti a 20 piedi.

Il range in cui la deco è obbligatoria richiede semplicemente una “deco corretta”, non eccessiva o prolungata, solo nella corretta forma e per il tempo giusto. E’ in questo tipo di immersioni ed in quelle più fonde che che si deve iniziare ad usare le tecniche esposte nel mio post precedente. La massima deco è definita ad esempio in un’immersione che JJ ed io abbiamo fatto quest’anno. Prolungare la deco oltre la massima non è “più salutare” ma anzi è veramente dannoso sia per i danni dovuti all’esposizione all’ossigeno sia per i tessuti che si caricano e scaricano. Trascorrendo troppo tempo alle tappe intermedie semplicemente si caricano i tessuti sbagliati e ciò rende le tappe successive meno efficaci.
Nei riguardi della “minimum deco” occorre tenere ben presente che le reazioni del corpo alle variazioni di pressione non sono necessariamente istantanee. Ed è questo il motivo per cui gli operatori subacquei commerciali possono uscire dall’acqua a 40 piedi, levarsi le mute, cambiarsi ed infilarsi nella camera iperbarica se lo fanno in cinque minuti. Non so se questa procedura sia ancora in uso ma questo esempio serve solamente a far capire che la minimum deco è un obbligo. Risalire dalla quote più profonde troppo velocemente non consente ai tessuti del corpo di cedere l’eccesso di inerte al circolo sanguigno. Ci vogliono almeno due minuti per una completa circolazione del sangue nel corpo e ci vuole ancora un pò perché il gas fuoriesca dai tessuti. Se non si consente al gas inerte di fuoriuscire dai tessuti ma lo si blocca negli stessi, che è ciò che accade quando la “minimum deco” viene ignorata, questo semplicemente causa i sintomi di malessere che si rilevano più tardi, in superficie. Sintomi quali stanchezza, febbriciattola etc.
Io sono la persona che riesce a decomprimersi più velocemente di chiunque altro ma non faccio niente che non sia nella giusta forma e niente di inadeguato. Se osservi da vicino quello che faccio io ti accorgerai che per la maggior parte delle immersioni la mia deco è più rigorosa di quanto prescritto da qualsiasi software, più lunga per le immersioni brevi e più corta nelle lunghe immersioni. Più corta con l’elio ed…infinita con le miscele a base di azoto."

George Irvine

Special thank's traduzione: Paolo aka Pescefuordacqua

Foto courtesy: Halcyon.net

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